Podcast Italiano è un podcast per aiutare chi sta imparando la lingua italiana attraverso episodi di vario genere e argomento.

Intervista #16: Elissa e l’italiano

February 04, 2019 00:00 42.88 MB Downloads: 0
https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2019/02/intervista-elissa-parte-2-finale.mp3 DOWNLOAD Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano. Questa è la seconda parte dell'intervista che ho fatto ad Elissa nel ormai lontano luglio 2018. Ora probabilmente vi starete chiedendo: "ma perché esce adesso la seconda parte se la prima parte è uscita a luglio?". Non lo so neanch'io. In realtà uno dei motivi è che sono partito in Erasmus e non avevo più il file sottomano (at hand). Quindi chiedo scusa, ma finalmente oggi esce la seconda parte. Nella prima parte se vi ricordate abbiamo parlato della vita in Italia, in generale dell'amore di Elissa verso l'Italia, mentre in questa seconda parte parliamo prima della lingua italiana per Elissa, delle difficoltà nell'apprendimento della lingua, e poi nella seconda parte le sottopongo un quiz, le faccio alcune domande trabocchetto (trick questions), come diciamo in italiano, cioè difficili (che sono difficili anche per persone italiane a dire il vero) e le chiedo anche il significato di alcune espressioni idiomatiche. Come sempre potete trovare la trascrizione intera di questa intervista su podcastitaliano.com, quindi vi invito tutti ad utilizzarla. Detto questo vi auguro buon ascolto. D. Adesso volevo parlare un po' più nello specifico della lingua italiana - e anche di questo argomento hai parlato sul tuo canale YouTube -, quindi magari, non so, volevo chiederti qualcosa di diverso (però andate a vedere il video di Elissa su come hai imparato l'italiano) . Volevo chiederti: qual è stata la cosa più difficile da imparare a livello di, non so, qualsiasi cosa... grammatica, pronuncia, struttura della frase, intonazione. E. Pronomi diretti e indiretti. Tipo “gli”, “e “lo”. Non lo so, ancora faccio fatica un po' a sapere quando lo devo usare. Tipo adesso lo faccio un po' in modo naturale (meglio: in modo abbastanza naturale) ma la cosa che... devo pensarci ancora. Il congiuntivo non è sempre difficile. Tipo: se dico che “sono contenta che” [serve il] congiuntivo, “penso che”, congiuntivo, “credo che” congiuntivo. Però ci sono delle altre cose, frasi* che non senti sempre forse o... non lo so, se devo dire “non so quanto” [devo pensare]: “aspetta, devo usare il congiuntivo o no?”. Quindi se sono cose che non sono tipo: “qualcosa + che” e poi è facile, capisci? D. Non c’è una spia (here not meaning spy but indication, clue) chiara come il verbo “pensare” o il verbo “credere”. E. O “non so se”. Tipo… aspetta, se dico “non so se” devo usare il congiuntivo o no? E una cosa difficile è che gli italiani non usano sempre il congiuntivo… D. Eh, infatti. E. ... quindi cerco di parlare in modo corretto, ma è difficile se non lo sento dalle altre persone. Quindi è per quello che, non lo so, chiedo sempre al mio ragazzo, perché lui parla in modo perfetto, diciamo, è il più perfetto che si può trovare in una persona normale. Cerco di imparare da lui. Perché quando scrivono tipo commenti anch'io vedo che [gli italiani] fanno un sacco di errori e non sono neanche italiana, quindi…- perché l'ho studiato quindi so come devo scriverlo perché dovevo fare esami, dovevo... quindi diciamo che il congiuntivo e pronomi diretti e indiretti. [Le] preposizioni sono* sempre una cosa difficile perché anche in inglese sono* una cosa che devi più o meno memorizzare. A volte si può intuire quale devi usare, per dire se stai andando da un posto a un altro, ok in quel caso è uguale. Ma non è sempre uguale. Quindi questa è una cosa che è difficile, diciamo. D. Volevo anche parlare nello specifico della pronuncia, perché questo è il tuo... uno dei tuoi punti forti (strong points, suits), secondo me. Nel senso, ci sono secondo me tante persone che parlano bene, però è difficile trovare persone che hanno una buona pronuncia, soprattutto una pronuncia che sia verosimile (credibile, realistic), no? Perché tu hai una pronuncia che, vabbè, probabilmente è influenzata dal marchigiano (dialetto delle Marche,