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Avanzato #9 – Che cosa succede nella politica italiana? – VIDEO
May 12, 2018
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Nota: l'episodio audio ha un aggiornamento che il video non ha.
Ciao a tutti! Io mi chiamo Davide, bentornati su Podcast Italiano, il podcast/canale YouTube per imparare l’italiano attraverso contenuti autentici e interessanti.
Qualcuno di voi mi ha chiesto di parlare della situazione politica italiana dopo le elezioni dello scorso 4 marzo 2018. Immagino che da stranieri questa situazione possa sembrarvi decisamente confusa e bizzarra e dunque cercherò di chiarirvi un po’ le idee (shed some light). Innanzitutto un disclaimer: io non sono esperto di politica e dunque non farò un episodio dettagliato e complicato (spero), anche perché sospetto che molti di voi non siato al corrente (aware, in the loop) di come funziona la democrazia italiana. Dunque direi di iniziare proprio da qua.
La forma di governo dell'Italia è una repubblica parlamentare, che significa che abbiamo un parlamento, che ha (meglio: esercita) la funzione legislativa (ovvero, fa le leggi). Il Parlamento è composto da due camere: la Camera dei deputati e il Senato.
Inoltre ci sono due cariche (office, post) molto importanti, che sono quella del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio dei ministri, anche noto come Presidente del Consiglio, Primo Ministro o Premier. Il Presidente del Consiglio è a capo del Governo, che detiene (holds) il potere esecutivo (ovvero attua le leggi [enforces the laws]). Presiede il - quindi è a capo del - Consiglio dei ministri ed è la più importante figura politica in Italia.
Il Presidente della Repubblica, che per le sue funzioni potrebbe essere paragonato un po’ alla Regina d'Inghilterra o al Re di Spagna - diciamo a monarchi di altri paesi - ha tra queste funzioni una che è molto importante in questa fase in cui ci troviamo adesso. Il Presidente della Repubblica si consulta con (consults) le forze politiche - soprattutto quelle che hanno ottenuto molti voti o che hanno vinto le elezioni per numero di voti - (questa fase si chiama “consultazioni”) e nomina il Presidente del Consiglio. Gli dà quindi l’incarico (task, assignment) di formare un governo, una squadra di governo composta da ministri. Questo è molto molto importante, perché in Italia dunque il Presidente del Consiglio, il Primo Ministro, non viene eletto dai cittadini. Per questo non si parla di repubblica presidenziale come negli Stati Uniti o in Francia, ma viene viene eletto (corretto: nominato) dal Presidente della Repubblica, che gli dà l’incarico. I cittadini invece votano i parlamentari (members of parliament), la composizione del Parlamento, ed è per questo motivo che si parla di Repubblica parlamentare.
I parlamentari a loro volta ogni sette anni eleggono un Presidente della Repubblica (quello attuale si chiama Sergio Mattarella) che, come abbiamo detto, dà l’incarico di formazione del governo, e questo è il ciclo di pesi e contrappesi (checks and balances) del sistema democratico italiano.
Dunque, il 4 marzo 2018 si sono svolte le elezioni parlamentari. La situazione che si è venuta a creare - e che è in realtà esiste già da qualche anno - è quella di un vero e proprio tripolarismo, ovvero tre poli (=forze, attori), tre forze politiche principali. Il Partito Democratico, principale partito di sinistra e pilastro del governo precedente, ha ottenuto un risultato pressoché (nearly, pretty much) disastroso (18,72 %), il suo minimo storico (all-time low). A livello di singolo partito ha vinto il cosiddetto Movimento 5 Stelle, con il 32,6 %. Il M5S è un partito di stampo populista (populist in nature), che intende superare i partiti di sinistra e di destra e posizionarsi come un partito anti-estabilishment. I suoi membri spesso vengono chiamati pentastellati (da penta = cinque in greco) e a volte anche grillini dal nome del suo fondatore Beppe Grillo, comico che ha fondato di fatto il Movimento e che adesso è u...