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Mi sa che, magari!, ci sta – Usi colloquiali #8

February 10, 2018 00:00 12.65 MB Downloads: 0
https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2018/02/mi-sa-che-ed-altre.mp3 DOWNLOAD Ciao a tutti, bentornati su Podcast Italiano. In questo episodio di "usi colloquiali" parleremo di alcune espressioni colloquiali che sono "mi sa che", "magari!" e "ci sta". Mi sa che.. Iniziamo da "mi sa che", che come tutte le espressioni che vi propongo è molto usata nel linguaggio colloquiale e in questo caso è molto semplice. "Mi sa che" significa "credo che". Facciamo subito alcuni esempi: "Mi sa che Marco è andato a correre perché non è a casa". "Mi sa che non verrò stasera al cinema, ho troppe cose da fare" "Mi sa che dovremo rinunciare alla nostra gita (give up on our trip, excursion), domani pioverà tutto il giorno" "Mi sa che" quindi significa "credo che", "penso che", "probabilmente..", ecc. Si usa davvero moltissimo ma per qualche motivo è una di quelle espressioni che gli stranieri non usano. Dato che è un'espressione molto comune potete usarla per sembrare più 'italiani' nel vostro modo di parlare. "Mi sa che" si usa sempre alla prima persona e sempre al grado affermativo. Dunque NON possiamo dire "NON mi sa che". Diciamo infatti "mi sa che" e dopo "non", come nel secondo esempio che ho fatto: "Mi sa che non verrò al cinema". Inoltre, il verbo che segue è all'indicativo. Può sembrare strano perché "mi sa che" esprime indeterminatezza (conveys uncertainty) e potremmo aspettarci al congiuntivo, però non è così. Possiamo anche dire "Mi sa di sì", che è come "credo/penso di sì" oppure "Mi sa di no". Inoltre, "Mi sa che" si usa solo alla prima persona. Non possiamo dire "Ti sa che", "Ci sa che", ecc. Solo "mi sa che". Magari! Un'altra parola colloquiale molto comune - e fate attenzione all'intonazione - è "magari!". L'intonazione è molto importante. Penso conosciate il significato principale di "magari", che è simile a "forse", "è probabile che", "è possibile che". "Magari domani andrò al cinema", questo tipo di magari. Però oggi vi voglio parlare però di un uso molto particolare di "magari", un uso sarcastico, per così dire. Come sempre preferisco partire da un esempio prima di spiegarvelo. "Davide, me lo sento (I have a feeling), questa volta vincerai la lotteria e guadagnerai un sacco di soldi" "Ma magari! Gioco sempre e non vinco mai.." "Dicono che il concerto non si farà (won't take place) se non smette di piovere entro mezz'ora. Speriamo che smetta" "Se, magari! Il cielo è tutto grigio! Pioverà tutto il giorno!" "Ti ho sentito cantare e sei davvero bravissimo. Dovresti andare a un talent (show), diventeresti famosissimo!" "Magari!" A proposito, talent è la versione accorciata di "talent show". È un fenomeno comune in italiano, questo "accorciamento" (shortening), e se volete scoprire come mai succede ascoltate l'episodio sugli anglicismi.  Dunque, a parte questa "self-promotion", torniamo a 'magari'. Che cosa vorrà mai dire 'magari'? 'Magari' è una contrazione di 'magari fosse così', 'magari succedesse quello che dici tu'. In altre parole, speriamo che vada così, in una certa maniera, ma non nutriamo molte speranze (we don't have high hopes). Non ci crediamo molto. Siamo un po' pessimisti, magari. Oppure semplicemente non sappiamo. Ci sono diverse varianti: "Ma magari!", "See, magari!", "E magari!". Ognuna ha una sfumatura (nuance) leggermente diversa. Vi consiglio di ascoltare come gli italiani usano queste espressioni per coglierle (catch/grasp/get them = capirle). Tra l'altro ripetendo la parola 'magari' così tante volte ha smesso di sembrarmi una parola reale (stopped sounding like a real word), succede anche a voi? 'Magari', sembra una parola finta, falsa. Ci sta Passiamo all'ultima espressione: "ci sta". Questa è abbastanza colloquiale e probabilmente usata soprattutto dalle generazioni più giovani, ma è talmente comune che mi sembra giusto definirla un "uso colloquiale" e non etichettarla (label it) come "slang". facciamo alcuni esempi: "Potremmo mangiarci una pizza stasera, che ne dici?