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#7: Raffaele Terracciano e la sua esperienza con le lingue, prima parte

January 11, 2018 00:00 59.89 MB Downloads: 0
https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2018/01/intervista-a-raffaele-parte-uno.mp3 DOWNLOAD Benvenuti su Podcast Italiano! Oggi vi presento la prima parte di una nuova intervista con Raffaele Terracciano, un poliglotta di Napoli che conosce la bellezza di (as many as) 9 lingue straniere. Di professione fa la guida turistica, il coach linguistico e collabora con il sito di lingue Italki. Per me è stato davvero un piacere conoscere Raffaele, una persona davvero simpatica, modesta e che non può che sorprendere chi lo senta parlare tutte le lingue straniere che ha appreso nel corso degli anni. Se già non state leggendo la trascrizione questa intervista, vi ricordo che è disponibile sul sito podcastitaliano.com Ho diviso l'intervista in due parti perché durava ben cinquanta minuti. Nella prima parte parliamo della prime 5 lingue straniere che ha imparato. Proseguiremo il percorso linguistico di Raffaele nel prossimo episodio. D.Ciao Raffaele! R. Ciao Davide! D. Volevo innanzitutto ringraziarti per aver acconsentito a questa intervista. È un onore averti qua su podcast italiano: avere un esponente (member) della comunità di poliglotti e uno come te che sa 9 lingue straniere, l'italiano e il napoletano, assolutamente considerabile come lingua, poi ne parleremo.   R. Sei troppo gentile! Assolutamente un piacere mio poter fare due chiacchiere con te. D. Volevo iniziare da una domanda abbastanza filosofica, ovvero: “Perché impari le lingue?” R. Oddio, cominciamo subito col botto (with a bang)! D. Partiamo col botto. R. Partiamo forte. Perché imparo le lingue? Imparo le lingue per curiosità. Io credo che il motore di tutto, soprattutto all'inizio, per quel che mi riguarda (as far as I'm concerned) sia stata la curiosità: sin da piccolo sono stato molto curioso sotto diversi aspetti (in many ways), ma in particolare per quanto riguarda le lingue. Quindi, quando mi veniva a trovare mia zia che abitava in Inghilterra e parlava in inglese al telefono con con le amiche o con le colleghe, ero troppo curioso di sapere cosa stessero dicendo e ti di scoprire quei suoni così diversi.  Ricordo ad esempio che trovai un vocabolario di spagnolo in una libreria di una cugina e adesso posso confessarlo: rubai quel dizionario di spagnolo, lo portai a casa. D. È passato abbastanza tempo. Non penso ci siano rancori. R. Adesso lo possiamo dire. Credo si sia disintegrato (fell apart) quel dizionario dal tanto tempo che è passato (after all this time). Però sì, questo a dimostrazione che (to prove that, to show that) sono sempre stato molto curioso nei confronti delle lingue e poi con i primi viaggi che ho fatto ho scoperto l'utilità pratica del parlare le lingue, quindi andare in un posto in cui non parlano un'altra lingua che (= a parte) quella locale e trovarsi una situazione in cui non si capisce assolutamente nulla di quello che dicono. Quindi ho sempre voluto colmare questa lacuna (fix this weakness) e quando poi sono rientrato (=ritornato) dai primi viaggi da adolescente ho deciso di cominciare ad imparare le lingue una alla volta. D. Quindi c'è sia un aspetto di curiosità verso un mondo che non conoscevi e un aspetto più pratico: poter usare le lingue in paesi stranieri. R. Sì, credo che imparare le lingue sia il connubio (marriage, combination) di questi due aspetti. Devi avere la curiosità o comunque un motore personale che ti spinga ad  imparare le lingue. Per alcuni può essere semplicemente curiosità, per alcuni può essere - non so -  la ricerca di un lavoro all'estero, per alcuni può essere il fatto che magari la tua fidanzata è inglese e poi c'è il fattore pratico, ovvero puoi anche studiare per sempre ma se non metti in pratica prima o poi quello che hai imparato rimane... rimangono nozioni teoriche. D. Sterili (useless, unproductive - metaforico). R. Sì  e la lingua può essere tutto, le lingue possono essere tutto, ma non possono essere qualcosa di soltanto teorico: per definizione una lingua è un qualcosa di attivo,...