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“I miei”, “ti pare”, “fare a qualcuno” – Usi colloquiali #5

December 17, 2017 00:00 20.02 MB Downloads: 0
https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2017/12/i-miei-ti-pare-fare-a-qualcuno.mp3 DOWNLOAD Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano, in un nuovo episodio di "usi colloquiali", questa serie di episodi in cui parliamo di espressioni colloquiali, comuni che possono rendere (make) il vostro italiano più naturale. Oggi parliamo di alcune espressioni che ritengo (deem, consider) curiose e che possono interessarvi se volete, appunto, parlare in maniera più naturale e colloquiale. Iniziamo subito parlando di "i miei", oppure "i tuoi", o "i suoi". Di che cosa sto parlando? Sto parlando dei "miei genitori". È molto comune infatti nel linguaggio colloquiale parlare di "i miei", "i suoi", "i tuoi" quando ci riferiamo ai genitori. Intuitivamente non direi però "i nostri", "i vostri", "i loro", mi sembra un po' strano e innaturale. Però le prime tre persone ("i miei", "i tuoi", "i suoi") si usano molto molto spesso nel linguaggio colloquiale. Facciamo dunque alcuni esempi. "Come stanno i tuoi?  Non li vedo da un po' (= un po' di tempo)" "I miei sono in vacanza alle Maldive" "Sono andato a una festa a casa del mio amico. I suoi non c'erano e lui ha organizzato una festa con una cinquantina di persone.  Hanno fatto festa (they partied) tutta la notte e hanno distrutto la casa.. ovviamente i suoi quando sono tornati non erano molto contenti" C'è anche un detto che recita (a saying that goes): "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi", in cui c'è appunto questa parola "tuoi" con il significato di "tuoi genitori". Questo detto significa: "passa il Natale con i tuoi genitori e la Pasqua con chi vuoi". Ad essere onesti penso che avrebbe più senso dire  (it would make more sense to say) "Natale con chi vuoi, Capodanno (New year's day - new your's eve sarebbe "la sera di capodanno" or "la veglia di Capodanno", ma molto persone con "Capodanno" intendono la sera del 31/12) con chi vuoi" perché credo che la Pasqua la maggior parte delle persone la passi (spends it) in famiglia, mentre è a Capodanno, il 31 dicembre [intendo la sera di capodanno, perché capodanno è il primo giorno di gennaio], che di solito dopo una certa età i ragazzi festeggiano con i loro amici e non più con la famiglia. Comunque non importa, il detto dice che a Pasqua possiamo festeggiare con chi ci pare. "Ci pare". Mmh. Che cosa vuol dire "con chi ci pare?" Il verbo "parere" è solitamente è un sinonimo di "sembrare". "Mi pare strano = "Mi sembra strano" "Mi sembrava  che il suo compleanno fosse il 21 agosto" = "mi pareva che il suo compleanno fosse il 21 agosto". "Sembrare" però è decisamente più comune di "parere". "Ieri Gianni mi è parso pensieroso (thoughtful)" = Ieri Gianni mi è sembrato pensieroso. Penso abbiate capito che sono sostanzialmente sinonimi. In questa accezione (meaning, sense), però,  "passa (festeggia) la Pasqua con chi ti pare", "chi ti pare" significa "con chi vuoi". Non so la ragione etimologica, magari è sottinteso (implied) un altro verbo come "con chi ti pare giusto/opportuno (appropriate, suitable)". Non lo so, però si dice così. Facciamo altri esempi. "Fai quello che ti pare" = "fai quello che vuoi". "Vai dove ti pare, io non vengo con te" = "vai dove vuoi, io non vengo con te". In queste frasi dove ci sono degli imperativi (fai, vai) "ti pare" mi sembra denoti (=indichi, indicates) un certo fastidio (irritation). La persona che dice queste frasi potrebbe essere un pochino infastidita (annoyed, irritated), un po' anche irritata. Dunque attenzione a usare "ti pare" in questo modo. La versione ancora più, in un certo senso,"infastidita", è questa costruzione: "ti pare e piace". Per esempio un bambino un po' insolente (sassy) potrebbe dire: "Io faccio quello che mi pare e piace" = ovvero "faccio tutto quello che voglio, non puoi dirmi cosa devo fare e cosa non devo fare, faccio tutto quello che mi pare e piace". Oppure, per esempio: "Non puoi dire quello che ti pare e piace alle persone, devi badare (look out for,