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L’esperienza di non vedere – Intermedio #9

October 08, 2017 00:00 5.76 MB Downloads: 0
Benvenuti su Podcast Italiano! Mi chiamo Davide e oggi voglio parlarvi di un'esperienza interessante che ho fatto recentemente. ma prima di incominciare vi ricordo  che su podcastitaliano.com troverete la trascrizione intera di questo episodio. Ok, incominciamo. Qualche settimana fa sono andato a Genova con la mia ragazza. Dato che la giornata era nuvolosa, abbiamo deciso di guardare su TripAdvisor che cosa potevamo fare per passare il tempo. Ai primi posti abbiamo trovato qualcosa che sembrava interessante e che non avremmo mai trovato senza l'aiuto di TripAdvisor. Si chiama "dialogo nel buio" (conversation in the darkness). Per descrivere di che cosa si tratta vi do la descrizione che si danno loro stessi, ovvero "un percorso multisensoriale (che coinvolge i cinque sensi, multisensory) nell’oscurità che riproduce (simulates) situazioni e ambienti di vita quotidiana (daily life) che, in assenza della vista e della luce, dovranno essere riscoperti con gli altri sensi: olfatto (smell), tatto (touch) udito (hearing) e gusto (taste)". Al leggere questa descrizione siamo rimasti piuttosto incuriositi (we were very intrigued) e abbiamo deciso di provarlo. D'altra parte se aveva così tante buone recensioni un motivo doveva pur esserci. Devo dire che non siamo rimasti delusi: è stata un'esperienza interessante e rivelatrice (eye-opening, pun not intended), in un certo senso. Infatti questo è proprio lo scopo di "Dialogo nel Buio", far comprendere com'è la vita di una persona non-vedente, quali sono le sfide che devono affrontare quotidianamente e quali strategie possono utilizzare in un modo che è fatto per le persone che ci vedono. La sede che ospita "Dialogo nel Buio" è una chiatta galleggiante (floating barge) che si trova all'estremo ovest del Porto Antico di Genova, dove si trova la Darsena (shipyard). All'ingresso abbiamo dovuto lasciare tutto ciò che avevamo con noi, telefono, portafoglio, persino gli occhiali. Tanto, se non vedi niente, gli occhiali non servono a molto. Dopo qualche minuto di attesa abbiamo iniziato questa avventura nel buio: eravamo in pochi (there were few of us), io e la mia ragazza, due ragazzi italiani, una ragazza brasiliana e la nostra guida non-vedente. Dopo una zona di semi-oscurità pensata per far abituare gli occhi al buio (get your eyes accostumed to the darkness), siamo entrati nella vera e propria oscurità totale. Buio pesto (pitch black), come diciamo in italiano, ovvero non si vedeva proprio niente. Completamente nero tutt'intorno. L'esperienza consisteva nel camminare, cercando di capire dove ci trovavamo toccando le pareti (walls), il suolo, gli oggetti attorno a noi, capendo di che materiale erano fatte le cose e utilizzando l'udito, per capire dove si trovavano gli altri compagni e la guida, nonché (but also) per sentire i rumori della città. Gli ambienti infatti ricreano alcune zone reali di Genova, persino un autobus, su cui siamo saliti e che vibra e fa i suoni di un autobus vero. Cercare di trovare un posto a sedere (seat) senza vedere assolutamente niente vi assicuro che non è facile. Alla fine la nostra guida ha assunto il ruolo (took on the role of) di barman e tutti abbiamo ordinato qualcosa da bere o da mangiare, utilizzando delle monete che ci avevano detto di tenere in tasca. Capire quali monete stessimo tenendo in mano (per non parlare di banconote) senza poter utilizzare la vista è davvero difficile. Che dire, "Dialogo nel Buio" mi è piaciuto moltissimo e merita tutte le recensioni positive che ha. è un'esperienza che ti fa capire davvero quanto sia difficile la vita di una persona che non ci vede. Se siete a Genova vi consiglio caldamente (I highly recommend) di andarci. Ma se siete a casa vostra, una cosa semplice che potete fare è cercare di muovervi da una stanza all'altra ad occhi chiusi (with your eyes closed), utilizzando il vostro tatto e la vostra memoria per orientarvi. Probabilmente proverete un senso di impotenza (helplessness) e di incapacità (clumsi...