Podcast Italiano è un podcast per aiutare chi sta imparando la lingua italiana attraverso episodi di vario genere e argomento.
Intervista a Yana da Mosca
October 23, 2016
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Benvenuti su Podcast Italiano. Questo episodio è il primo di una serie di interviste che intendo fare, interviste a persone che imparano o hanno imparato l'italiano. Penso che possa essere interessante, utile e magari fungere da motivazione. Oggi parlo con Yana, una mia amica russa di Mosca che studia italiano da tre anni. Su podcastitaliano.com troverete la trascrizione dell'intervista in cui correggo gli errori fatti da Yana o propongo alcune frasi in un modo più naturale per un madrelingua italiano. Per problemi logistici in questa intervista Yana ha risposte alle domande che le ho inviato in precedenza, quindi non è una conversazione vera e propria; le prossime interviste però saranno delle conversazioni, perché penso sia interessante ascoltare l'italiano in un dialogo reale. Penso comunque sia interessante anche questa intervista. Detto questo, buon ascolto!
La prima domanda è molto semplice. Chi sei? Introduciti brevemente a chi ci ascolta.
Ciao, mi chiamo Yana. Sono (una) studentessa dell'istituto (di un istituto) letterario a Mosca. Studio nella facoltà di traduzione e imparo l'italiano quasi per tre anni (da quasi tre anni).
Perché hai iniziato a imparare l'italiano?
Per dir la verità non è la scelta mia (meglio: non è stata una mia scelta), perché io penso quando passo tutti gli esami, dopo gli esami faccio una possibilità di scegliere tra alcune lingue (meglio: Pensavo che dopo aver passato tutti gli esami avrei avuto la possibilità di scegliere tra alcune lingue), ma questo non funziona così nel nostro istituto. Perché ogni anno c'è solo un gruppo di traduttori e nel 2013 era un gruppo di traduttori italiani (meglio: di italiano)
Secondo te qual è l'aspetto più difficile dell'italiano?
Per me ci sono (ce ne sono) molti. Il primo aspetto è (anche possibile: sono) le preposizioni. Perché quando parlo e uso le preposizioni inglesi, norvegesi, ma non italiane, non so perché, [ho qualche problema]. Magari è difficile solamente per me , ma non è la (una) difficoltà comune. Poi la cosa difficile è (meglio: un'altra cosa/aspetto difficile sono) i pronomi, perché neanche in inglese, neanche in norvegese, neanche in russo (né in inglese, né in norvegese, ecc.) non ci sono pronomi così diversi, così differenti. E' difficile da ricordarli (oppure: sono difficili da ricordare). Ok, l'altra cosa è il congiuntivo, che gli italiani non si usano, ma è obbligatorio da impararlo. Anche ci sono (ci sono anche) le forme dei verbi al passato remoto.
Che cosa pensano i russi dell'italia e degli italiani?
Per i russi l'Italia è un paese di pizza (è il paese della pizza), del vino, del formaggio, anche il paese dello stile, della moda, della musica, ma della musica popolare negli anni '80, '90, non è la musica contemporanea. Ci sono molti russi che guardano Sanremo (ed: the most popular italian music festival). Anche l'Italia per i russi è un il paese del teatro, o il paese del ciclismo, perché molti seguono il Giro d'Italia. (meglio: L'italia per i russi è anche ecc., oppure Inoltre l'italia per i russi è ecc. / Anche l'Italia means "Italy too" not "Also, Italy"). L'Italia per i russi è un paese fraterno, se si può dire così, perché gli italiani sono fratelli, ma fratelli un po' più fortunati, magari. Perché la Russia è il (un) paese grosso, con i problemi grossi, l'Italia sembra un paese più piccolo con i problemi più piccoli. Magari non è vero ma per molti russi si pare così (a molti russi sembra sia così / "pare" can't be used like that in italian. It's used mostly in phrases like "pare che/a quanto pare" (it seems that), "mi pare che" ("it seems to me that") or "così pare" (so it seems), but "sembrare" is more often used).
Sei stata in Italia. Che cosa ti è piaciuto e che cosa invece NON ti è piaciuto dell'Italia?
Mi piace la gente, la gente mi piace moltissimo. Anche il cibo, anche la birra, questa birra sarda, come si chiama, Ichnusa,