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Avanzato #2 – L’automazione

October 09, 2016 00:00 9.4 MB Downloads: 0
Oggi vi parlo di un argomento che reputo estremamente interessante: l’automazione. Questo è un episodio di livello avanzato, quindi vi consiglio di andare sul sito podcastitaliano.com per leggere la trascrizione con la traduzione delle parole e espressioni più difficili. Forse avete già sentito la parola “automazione”. Vi riporto la definizione del dizionario Garzanti:”l’automazione è l’introduzione di processi produttivi meccanici, specialmente guidati da sistemi elettronici, in cui l’intervento manuale dell’uomo è ridotto al minimo”. Detta in modo semplice, si tratta di macchine, robot, algoritmi, ecc., ovvero strumenti atti a (aimed at) semplificare di gran lunga (significantly)  il lavoro umano. Già nell’antichità (in ancient times) l’uomo costruiva strumenti - “muscoli meccanici” - per semplificarsi il lavoro, a tal punto che al giorno d’oggi in molti paesi meno del 5 % della popolazione è impiegata nell’agricoltura, senza che ciò pregiudichi (without detriment, without affecting) l’abbondanza di cibo, che, nell’occidente almeno, è data per scontata (taken for granted). 200 anni fa la rivoluzione industriale ha accelerato moltissimo questo processo, che non s’è mai fermato, ma, anzi, continua ad accelerare di pari passo con (in step with, hand in hand with) il miglioramento degli standard di vita. E oggi stiamo entrando in un’era in cui gli strumenti da noi creati sono delle vere e proprie “menti meccaniche”. Quando pensiamo a scenari apocalittici in cui i robot si ribellano ai loro creatori umani, ci viene da ridere. Ma stiamo parlando di qualcosa di molto diverso, ovvero un mondo in cui i robot fanno i nostri lavori meglio di noi e a costi inferiori. Molti dubitano che gli umani possano diventare obsoleti e che i loro lavori possano essere automatizzati. Anche se lo fossero, dicono, ci adatteremo (we will adapt, "adattarsi") come abbiamo sempre fatto. Il problema è che la rivoluzione a cui ci stiamo avvicinando (we're approaching) è fondamentalmente diversa. L’era digitale porta con sé (brings with it) l’intelligenza artificiale, che diventerà presto più efficiente di noi umani nello svolgimento  di (in carrying out)  diversi compiti. Già oggi possiamo osservare come i cosiddetti “bot”, che non sono robot con un corpo fisico ma “software”, stanno diventando sempre più bravi a svolgere mansioni in passato affidate esclusivamente a persone. I cosiddetti “colletti bianchi” (white-collar workers) potrebbero essere tra le prime “vittime” dell’automazione di massa (mass automation) secondo chi si interessa dell’argomento. Il nocciolo della questione (the bottomline is, the fact of the matter is..) è che la tecnologia per la prima volta sta diventando più efficace nello svolgere compiti che necessitano di intelligenza, qualità che in passato era ad appannaggio (a prerogative of) degli esseri umani (e non delle “stupide macchine”). Ma ciò sta cambiando, e non importa che questa “intelligenza” sia fondamentalmente diversa dalla nostra, perché questo non toglie (this doesn't change the fact) che sarà comunque più efficace della nostra in molte situazioni, e non potrà che migliorare ulteriormente. Una delle aree in cui presto vedremo gli effetti positivi e negativi dell’automazione sono i trasporti. Sentiamo parlare sempre più spesso di “veicoli autonomi” (self-driving cars); Google già da diversi anni li sta testando con successo, ma anche altre compagnie come Tesla, Apple e più recentemente Uber (che intende sostituire i guidatori umani con una flotta di veicoli autonomi), puntano fortemente (stongly bet on) su questa tecnologia. I veicoli autonomi sono già adesso migliori di noi per quanto riguarda la sicurezza stradale. Pensate che ogni anno più di un milione di persone in tutto il mondo muore in incidenti stradali, i quali sono la nona causa di morte nel mondo: un numero esagerato (dispoportionate) e inammissibile (inadmissible, unacceptable), soprattutto se la tecnologia può aiutarci a ridurlo drasticame...