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La parola "ciao" - Intermedio #13

November 27, 2018 00:00 5.24 MB Downloads: 0

Trascrizione:https://podcastitaliano.com/2018/11/27/la-parola-ciao-intermedio-13/Acquista Fonetica Italiana Semplice al 30% di sconto entro il 13 marzo con il codice Fonetica2023: Per accedere alla TRASCRIZIONE e alla lista di parole difficili (nonché a numerosi contenuti esclusivi) entra a far parte del Podcast Italiano Club nella categoria "Club d'oro". Segui Storia d’Italia, il podcast di Marco CappelliIl mio ebook gratuito, ’50 modi di dire per parlare come un italiano’:Fai una donazione:Fai una lezione di italiano su Italki e ricevi 10 $ in crediti Il mio canale YouTube: Dai un’occhiata al merchandise (e se compri qualcosa puoi mandarmi una foto per email :D) FacebookInstagram

La parola “ciao” – Intermedio #13

November 27, 2018 00:00 14.7 MB Downloads: 0

Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano! In questo episodio di livello intermedio vi parlerò di una delle parole italiane più conosciute al mondo: sto parlando di “ciao”. Prima di iniziare, vi ricordo che potete leggere la trascrizione di questo episodio su podcastitaliano.com, dove troverete la traduzione delle parole più difficili. Partiamo dall’etimologia, che per quanto riguarda la parola “ciao” è davvero interessante. Infatti la parola “ciao” deriva dal latino “sclavus”. In latino questa parola significava in origine “slavo”, ovvero una persona appartenente all’etnia  degli slavi. (belonging to the ethnicity of Slavs) Ma da sclavus deriva anche la parola “schiavo” (“slave” in inglese). Come si spiega? (how do you explain that?) Beh, dato che la maggior parte degli schiavi ai tempi dei romani veniva dalla regione dei Balcani, la parola “sclavus”, cioè “slavo”, assunse il significato di schiavo (took on the meaning of "slave"- assunse = passato remoto di assumere), servo,appunto. Nella regione del Veneto, l’espressione “s-ciavo” (ovvero [sono vostro] schiavo), derivante appunto dalla parola “sclavus” e divenuta (=diventata) poi “s-ciao” era utilizzata come forma di saluto (greeting) Perché la parola “schiavo” veniva utilizzata per salutare altre persone? Beh, auto-definirsi “schiavo” di qualcuno significava mostrare profondo rispetto nei confronti del proprio interlocutore. Probabilmente si trattava (=era) infatti di un registro decisamente formale. Dal veneziano “s-ciao”, il saluto è poi passato al lombardo nella forma “ciao” e da lì all’italiano, diventando sempre più diffuso in tutta la penisola dal 1800  in poi. “Ciao” non è utilizzato solo in italiano, ma in tantissime altre lingue: in inglese, in spagnolo, in francese, in tedesco, e persino in lingue più lontane come il russo, l’estone o il macedone. Anche in Ungheria, dove mi trovo ora in Erasmus, ho sentito “ciao” pronunciato da qualcuno come saluto. Perché “ciao” è così diffuso? Si pensa che sia stata l’immigrazione italiana a diffonderlo (it was the italian immigration that spreaded it) in tantissimi paesi del mondo. Noi italiani siamo andati un po’ in tutto e il mondo e, tra le tante cose che abbiamo esportato, c’è anche la parola “ciao”. Inoltre (ma questa è la mia teoria personale) la parola “ciao” è divertente da pronunciare (fun to pronounce). Sembra una parola simpatica (fun, nice, pleasant), una parola amichevole, come “aloha” in hawaiano. Secondo me il fattore fonetico potrebbe aver contribuito al suo successo. (might have contributed to its success) Una differenza importante, però, è che nelle altre lingue “ciao” viene solitamente utilizzato solo per congedarsi (say goodbye), mentre in italiano si può utilizzare sia quando ci si incontra sia quando ci si congeda.   In italiano, “ciao” è considerato un saluto informale, che si può rivolgere (that can be addressed) ai propri familiari o amici. Tuttavia, nella lingua di oggi, è sempre più comune utilizzare “ciao” per salutare persone che non conosciamo. Un giovane che si rivolge ad un altro giovane (o a una persona non troppo più anziana, diciamo fino ai quarant’anni) anche se non lo conosce, lo saluterà con “ciao”, dandogli del tu (addressing him with the informal "tu"). Quando “si da del tu” infatti ci si saluta dicendo “ciao”, mentre quando si da del “Lei” (address sb with the formal "Lei") ci si saluta dicendo “buongiorno/buonasera”. Utilizzare sempre meno la forma di rispetto “Lei”, e sostituirla con “tu” è una tendenza dell’italiano di oggi. È normale entrare in un negozio ed essere salutati oppure salutare con un “ciao”. È invece molto raro salutare con “ciao” e dare del tu a persone anziane (eccetto i propri nonni, parenti o persone con cui si ha molta confidenza) o a persone che occupano posizioni di rilievo (prominent positions) (es professori, avvocati, medici, politici, ecc).   Infine, volevo parlarvi della canzone più famosa che ha nel titolo la parola “ciao”...

SentiteVI questo episodio! - Usi colloquiali #13 - VIDEO

November 21, 2018 00:00 5.24 MB Downloads: 0

Trascrizione:https://podcastitaliano.com/2018/11/21/sentitevi-questo-episodio-usi-colloquiali/Acquista Fonetica Italiana Semplice al 30% di sconto entro il 13 marzo con il codice Fonetica2023: Per accedere alla TRASCRIZIONE e alla lista di parole difficili (nonché a numerosi contenuti esclusivi) entra a far parte del Podcast Italiano Club nella categoria "Club d'oro". Segui Storia d’Italia, il podcast di Marco CappelliIl mio ebook gratuito, ’50 modi di dire per parlare come un italiano’:Fai una donazione:Fai una lezione di italiano su Italki e ricevi 10 $ in crediti Il mio canale YouTube: Dai un’occhiata al merchandise (e se compri qualcosa puoi mandarmi una foto per email :D) FacebookInstagram

SentiteVI questo episodio! – Usi colloquiali #13 – VIDEO

November 21, 2018 00:00 10.37 MB Downloads: 0

DOWNLOAD https://www.youtube.com/watch?v=twMkAmjJglI Stasera guardo un film. Stasera MI guardo un film. Ma qual è la differenza?! Ciao a tutti! Benvenuti su Podcast Italiano, in un nuovo episodio di "Usi colloquiali, per la prima volta dal mio appartamento di Budapest, di cui vedete in realtà solo delle tende e un muro, però non importa. Direi di partire subito con l'uso colloquiale di oggi, che è abbastanza diffuso in italiano. Partiamo subito con alcuni esempi che mi sono scritto. Stasera MI guardo un film. TI SEI mangiato una torta intera? Mio fratello SI sta girando l'Europa in bici. Dunque... vedete qualcosa di strano in queste fasi? La forma normale che ci aspetteremmo sarebbe: Stasera MI guardo un film. TI SEI mangiato una torta intera? Mio fratello SI sta girando l'Europa in bici. Nelle frasi modificate c'è qualcosa di diverso, vediamo se riuscite a capire che cosa cambia. Facciamo altri esempi dunque, prima la forma normale questa volta, e poi quella modificata. Io e Carlo andiamo a fare una passeggiata. Io e Carlo andiamo a farCI una passeggiata. Avete fatto una bella vacanza! VI SIETE fatti una bella vacanza! Beatrice ha letto tutti i libri di Harry Potter in un mese. Beatrice SI È letta tutti i libri di Harry Potter in un mese. Penso abbiate notato cosa c'è di diverso in queste frasi modificate.  l'ausiliare "avere" diventa "essere" (quindi "ho mangiato" diventa "mi sono mangiato") esattamente come in un verbo riflessivo.  Viene aggiunto il pronome. "MI sono guardato", "MI sono mangiato", ecc. Immagino abbiate sentito un uso simile, che in realtà non è colloquiale, anzi è decisamente normale.Per esempio: mi lavo le mani. Cosa vuol dire: "mi lavo le mani". Che le lavo a me stesso, no? Quindi non è esattamente lo stesso caso, perché se io dico: Mi guardo un film non possiamo dire che guardo un film a me stesso, non ha senso. Oppure: "Antonio si è tagliato la barba". Antonio ha tagliato la barba a se stesso, perché può anche tagliarla a un'altra persona. Se è un barbiere la taglia a qualcun altro, no? Mentre, non so... "mi vado a fare una passeggiata" non vuol dire che faccio una passeggiata a me stesso. La costruzione è simile, c'è solo questa differenza. Allora qual è la differenza tra "mangiare una torta" e "mangiarsi una torta"?Oppure "guardare un film" e "guardarsi un film"? C'è una differenza nel registro, perché mangiarsi una torta è più colloquiale. Ma oltre ad essere colloquiale, c'è anche una... sfumatura di soddisfazione, di piacere, di godimento. Se io dico che "mi mangio una torta" probabilmente questa azione mi apporta piacere, no? È qualcosa che mi piace fare. Se dico che" mi sono mangiato un panino" e non che "ho mangiato un panino", semplicemente ma MI SONO mangiato un panino probabilmente è un'azione che mi è piaciuta, o almeno da questa frase si evince, si capisce che è qualcosa che mi ha dato un senso di soddisfazione. Ci sono anche altri verbi in italiano in cui compaiono dei pronomi che non sappiamo spiegare, per esempio "andarsene". Tralasciamo il "ne", non ci interessa.... cioè "ne" significa "da qui", quindi "andiamo via da qui", in teoria. Però a cosa serve il "se"? Cioè, "io ME ne vado", "tu TE ne vai", "lui SE ne va", "noi CE ne andiamo", "VE ne andate", "SE ne vanno". A cosa servono questi pronomi? Questi pronomi non hanno un vero significato, perché io posso dire "vado a casa", posso anche dire "me ne vado a casa". Sicuramente "me ne vado a casa" è un pochino più colloquiale, è un registro più basso. Seconda cosa: c'è una sfumatura di fastidio. Sicuramente è una frase più diretta, quasi aggressiva. Per esempio se dico... se do un ordine e dico: "vattene via!" "Vattene via" è una frase molto forte, molto diretta, più diretta ancora di "vai via". Quindi in questo caso non c'è questa sfumatura di piacere, anche se ci può essere in altri contesti.

Come ci sta cambiando l'Erasmus? (con Erika) - Riflessioni senza trascrizioni #50

November 08, 2018 00:00 5.24 MB Downloads: 0

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Come ci sta cambiando l’Erasmus? (con Erika) – Riflessioni senza trascrizioni #50

November 08, 2018 00:00 134.6 MB Downloads: 0

https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2018/11/come-ci-sta-cambiando-lerasmus-mix.mp3 DOWNLOAD Dopo più di un mese (!) dall’ultimo episodio io ed Erika torniamo a parlarvi nelle cuffie, questa volta vi raccontiamo come ci sta cambiando l’esperienza Erasmus e come ci ha già cambiato dopo due mesi circa. Speriamo che vi piaccia! Ecco alcune parole che abbiamo usato: Fare da Cicerone = fare da guida turistica Attaccare bottone = iniziare a parlare con una persona sconosciuta Farsi i fatti propri = non interessarsi della vita degli altri Commesso = negoziante Fraintendimento = misunderstanding Fare una figuraccia, brutta figura = to cut a poor figure Mestiere = lavoro Massaio/a = persona che si occupa della cura della casa / casalingo/a Indumenti = vestiti Il cibo va a male = goes bad Esperienza che mi ha segnato = ha avuto un impatto profondo su di me Mail minatoria = mail di minacce Celere - veloce è affar tuo = te ne devi occupare tu Mantenere i nervi saldi = non innervosirsi, rimanere calmi Perdersi d’animo = scoraggiarsi A colpo sicuro = senza indugio = con estrema sicurezza Essere accomunati da qualcosa = avere qualcosa in comune

Un mese di Erasmus! (con Erika) - Riflessioni senza trascrizioni #49

October 10, 2018 00:00 5.24 MB Downloads: 0

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Un mese di Erasmus! (con Erika) – Riflessioni senza trascrizioni #49

October 10, 2018 00:00 130.7 MB Downloads: 0

https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2018/10/un-mese-di-erasmus-con-erika1.mp3 DOWNLOAD Dopo una lunga assenza, ritorna Podcast Italiano e ritornano le riflessioni senza trascrizioni. In questo episodio "a distanza" io ed Erika parliamo delle nostre impressioni dopo un mese passato in Erasmus, io a Budapest (Ungheria) ed Erika a Łódź(Polonia). La qualità non è quella a cui siete abituati, vi chiediamo perdono e speriamo che l'episodio possa piacervi comunque. Ecco alcune parole difficili che abbiamo detto nell'episodio. Stipulare un accordo = firmano un accordo Repetita iuvant = è utile ripetere (in latino) Un peso che gravava - gravare = pesare Avere modo = avere possibilità Conoscere a menadito = molto bene, Industria tessile = che produce stoffe, tessuti, ecc. Excursus = divagazione Sminuire = dismiss Sopperire (a una mancanza, lacuna, ecc.) - bridge (a gap), overcome (a lack of something)

La vita in un ostello di Budapest - Riflessioni senza trascrizioni #48

September 20, 2018 00:00 5.24 MB Downloads: 0

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La vita in un ostello di Budapest – Riflessioni senza trascrizioni #48

September 20, 2018 00:00 103.23 MB Downloads: 0

https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2018/09/vitaostello.mp3 DOWNLOAD Dopo un'assenza lunga, finalmente ritorna la rubrica più amata da grandi e bambini: riflessioni senza trascrizioni. Questa volta, per la prima volta, da Budapest. Volevo raccontarvi tante cose, ma alla fine ho parlato principalmente del luogo dove ho vissuto finora e dove starò fino alla fine di settembre. Penso sia più interessante di quanto sembri descritto in questo modo.. Ecco alcune parole che ho spiegato nel corso dell'episodio: Rendervi partecipi Afta Gengiva Le difese abbassate Preannunciato Letto a baldacchino Semi-cerchio e mezza luna Non è venuto perfetto Macchia Adibito a bagno - che fungono da bagno Gabinetto, lavandino Stendino / stendibiancheria Soffito Bucato Felpe Inquietare Affabile, loquace Essere il giorno e la notte / Agli antipodi Grande e grosso Prendere di mira Fedina penale

#47 – La mia esperienza linguistica! (parte 2) – Riflessioni senza trascrizioni

September 05, 2018 00:00 5.24 MB Downloads: 0

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#47 – La mia esperienza linguistica! (parte 2) – Riflessioni senza trascrizioni

September 05, 2018 00:00 72.19 MB Downloads: 0

https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2018/09/esperienza-linguistica-2.mp3 DOWNLOAD Ciao! Io fisicamente mi trovo a Budapest, ma in questo episodio Davide del passato vi continua a raccontare la sua storia linguistica che aveva già iniziato nel primo episodio. Ascoltate quello prima di continuare ascoltando questo. E come sempre, alcune parole utili che ho spiegato: Dare sui nervi Presi bene (slang) Di tutto un po' Tra me e me Lasciare cadere = mollare Chiedere la mano In modo massiccio Alla cieca Ho accennato Lampante

Partiamo in Erasmus! Aspettative e paure (con Erika) - Riflessioni senza trascrizioni #46

September 01, 2018 00:00 5.24 MB Downloads: 0

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Partiamo in Erasmus! Aspettative e paure (con Erika) – Riflessioni senza trascrizioni #46

September 01, 2018 00:00 80.16 MB Downloads: 0

https://podcastitaliano.com/wp-content/uploads/2018/08/46-partiamo-in-erasmus-aspettative-e-paure-con-erika.mp3 DOWNLOAD Io ed Erika stiamo per andare in Erasmus, io tra pochissimo (2 settembre), lei tra qualche giorno in più. Oggi ne abbiamo parlato, in quello che sarà l'ultimo episodio insieme per un po' di tempo (anche se cercheremo di farne a distanza). Ecco alcune parole che abbiamo spiegato: Ciabatte Infradito Dare a vedere Dare manforte Cavernicolo - caverna Volente o nolente Intoppi Un conto è qualcosa, un conto è qualcos'altro / Un discorso.. / Una cosa.. / Lasciare incustodito Disguido

La storia di Italo, capitolo 5 - Finale - Principiante #10

August 31, 2018 00:00 5.24 MB Downloads: 0

Trascrizione:https://podcastitaliano.com/2018/08/31/la-storia-di-italo-capitolo-5-finale-principiante-10/Acquista Fonetica Italiana Semplice al 30% di sconto entro il 13 marzo con il codice Fonetica2023: Per accedere alla TRASCRIZIONE e alla lista di parole difficili (nonché a numerosi contenuti esclusivi) entra a far parte del Podcast Italiano Club nella categoria "Club d'oro". Segui Storia d’Italia, il podcast di Marco CappelliIl mio ebook gratuito, ’50 modi di dire per parlare come un italiano’:Fai una donazione:Fai una lezione di italiano su Italki e ricevi 10 $ in crediti Il mio canale YouTube: Dai un’occhiata al merchandise (e se compri qualcosa puoi mandarmi una foto per email :D) FacebookInstagram